- Introduzione
- Diffida di pagamento et messa in mora

Azione di cognizione ordinaria
Si tratta della conosciutissima causa ordinaria, introdotta con la notifica di un atto di citazione, davanti al giudice civile competente (Giudice di Pace – Tribunale), con fissazione di un’udienza di prima comparizione innanzi al signor giudice adito.

La parte convenuta (debitore) potrà difendersi mediante procura ad litem ad un avvocato di sua fiducia, il quale dovrà costituirsi entro e non oltre l’udienza prevista, pena il rischio di restare contumace.

Il giudizio di cognizione si conclude poi con una sentenza, di solito passano parecchi anni (ciò non necessita certamente ulteriore trattazione e/o commento).

E’ altresì chiaro che il costo di una causa ordinaria, così, come il prolungarsi della medesima davanti ai giudici, sono fatti da valutare preventivamente, sebbene detto ricorso se promosso da EUROcrediti costituisce per L’ASSISTITO il minor costo dal momento che questi sosterrà le sole spese borsuali.

Ad ogni buon conto, è purtroppo necessario ricorrere all’azione di cognizione ordinaria tutte le volte che non si abbiano elementi documentali certi e chiari a supporto del credito (bolle di accompagnamento firmate dal debitore, dichiarazione di debito, ecc.).

Ecco quindi la necessità che, all’atto della stipulazione della commissione e/o contratto di vendita e/o fornitura di servizi, si ottenga dal debitore la sottoscrizione di documenti che consentono di precostituire la prova scritta del credito.

- Ingiunzione di pagamento (D.I)
- Azione esecutiva
- Istanza di fallimento
- Azione revocatoria e azione surrogatoria
- Sequestro conservativo
- Azioni penali
- Considerazioni
- La cessione dei crediti quale scelta economica in presenza di crediti di dubbia riscossione